Il Mare m’aspetta

Frigge freddo
là fuori _

hanno udito i miei occhi
piumino di nebbia a carezza.

Non so le volte che ripasso
la storia,
emozione della stessa roba,
chiarezza malinconica.

Da un ramo senza volto
un passero cinguetta solitario e non solo,
vibra piume dalla schiena
a passere che passano virtuale diporto.


Sorrido
mentre l’afa entra e schiaccio una zanzara.

È estate
non mancano occasioni

oggi
ancora

giro pagine e salto Ere:

anche quando un temporale risorge foglie morte
il Mare m’aspetta.